lunedì 13 luglio 2009

la mia esperienza in Paraguay(prima parte)


Vorrei raccontarvi l'esperienza vissuta in Sud America riguardo alla mia attività quale tirocinante educatrice socio-sanitaria.

Premetto che avevo già vissuto in Sud America per diversi anni ma solo ora mi accingo ad applicare le nozioni che ho e sto studiando, in contrapposizione alla vita vissuta di un popolo che molti (a torto o a ragione) ritengono inferiore nella conoscenza e nella capacità di applicare la tecnologia che gli anni moderni ci hanno messo a disposizione in tutti i campi (medici, informatici, lavorativi...).

Ho svolto il tirocinio presso la clinica di medicina naturale della Congregazione "Pueblo de Dios" (Repatriaciòn, Caaguazu, nella Repubblica del Paraguay), diretta dal dott. Zoccarato.

La struttura offre un primo aiuto attraverso terapie di medicina naturale e lavora in collaborazione con il Centro di Salud Publica (consultorio sanitario) e con l'ospedale di Repatriaciòn, in un lavoro d'equipe, con approcci terapeutici differenti che però cercano di coesistere in un rispetto reciproco.

In primo luogo ho conosciuto l'ambiente in cui mi sono trovata, analizzando il paradigma culturale di riferimento attraverso il quale ogni simbolo e linguaggio ha un significato proprio, ma difficile da comprendere senza una antropologia che possa decifrarne il contenuto.

Ogni tipo di evento (nascita, morte, malattia, dolore) hanno valenze simboliche differenti rispetto all'occidente e pertanto - prima di un qualsiasi eventuale intervento - ho ritenuto giusto ascoltare ed osservare con rispetto.

La medicina naturale è parte integrante della cultura guaranì, che - per lungo tempo - ha attribuito alle piante poteri curativi e spirituali eccelsi. La spiegazione dell'efficacia delle pratiche di cura tradizionali è complessa e multifattoriale: il malato, infatti, può guarire o perchè in effetti la pianta ha un principio attivo efficace per il suo male oppure perchè la forza di suggestione è tale da innescare nel cervello processi di autoguarigione!

Oggi la medicina moderna, con il suo patrimonio scientifico, cerca di integrarsi (a volte con molta difficiltà ed incertezza) attraverso campagne di informazione sanitaria che creano uno strato culturale forte ma che non trova uno spazio proprio all'interno della comunità.

Uno dei maggiori problemi evidenziali attraverso le riunioni con le varie figure professionali era la difficoltà di comprendere il paziente, la sua poca adesione alle terapie prescritte, la sua incapacità auto-osservativa ed infine l'impossibilità di creare un rapporto di fiducia stabile (perchè il paziente non comprendeva la necessità di cure a lungo termine).





1 commento:

  1. Ciao, ho letto il tuo blog! Proprio una bella esperienza!!!
    Anche a me piacerebbe lavorare nell'ambiente del sociale, mi potresti dare qualche indicazione? Grazie!

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