lunedì 14 settembre 2009

L'efficacia simbolica o effetto placebo

Levi Strauss (antropologo che ha compiuto numerose ricerche etnografiche sulle popolazioni indigene del Sud America) propone “l'efficacia simbolica” come parametro per una coerente analisi dei sistemi tradizionali di cura. Egli afferma che:“L'efficacia simbolica mira a rendere accettabile alla mente dolori che il corpo si rifiuta di tollerare. Che la mitologia dello sciamano non corrisponda ad una realtà oggettiva, è un fatto privo di importanza. La malata ci crede ed è un membro di una società che ci crede. Gli spiriti protettori e gli spiriti maligni, i mostri soprannaturali egli animali magici, fanno parte di un sistema coerente, che fonda la condizione indigena dell'universo; l'ammalata li accetta e non li hai mai messi in dubbio. Quel che non accetta, sono i dolori incoerenti e arbitrari che costituiscono un elemento estraneo al suo sistema ma che, grazie al ricorso al mito, vengono sostituiti dallo sciamano in un insieme in cui tutto ha ragione d'essere”. La questione dell'efficacia supera di gran lunga la dimensione terapeutica, collocandosi in piani più complessi. Non ha come primario obiettivo il raggiungimento di un successo terapeutico ma si colloca su piani più estesi e complessi che riguardano l'esperienza culturale, sociale ed esistenziale di ogni soggetto, mirando ad identificarsi come“risposta simbolica". Da un punto di vista scientifico, oggi viene studiato "l'effetto placebo” che produce reali e scientificamente provati effetti positivi nel paziente. Per la maggior parte degli studiosi, infatti, è riconosciuto come manifestazione di efficacia di una medicina popolare che,utilizzando pratiche lontane dall'approccio medico, riesce anch'essa a raggiungere i suoi obiettivi di cura. Queste sostanze, che spesso accompagnano i riti sacri o di guarigione, hanno una forte carica simbolica e, anche se fossero solamente medicamenti poco efficaci, ricevuti in perfetta buona fede, sono dotati di una forza valoriale agli occhi dell'individuo e della comunità. Il farmaco placebo possiede un'efficacia che è “attesa”; pertanto diventa carico di significato, oggetto investito di potere terapeutico, che assume anche una funzione figurativa; il rito, un tamburo, un frasario religioso, funzionano a livello medico come l'acqua zuccherata o un'incisione cutanea. Il potere ed il valore terapeutico sono realmente efficaci, tanto nelle società tradizionali quanto in quelle occidentali, dove per esempio si è accertato che il 45% di tutti i medicinali in uso è costituito da sostanze incapaci di avere un effetto diretto sulle malattie per le quali sono prescritti. L'effetto placebo di molti rituali medici-sciamanici, produrrebbe quindi nel credente dei cambiamenti biochimici,operati da preghiera, canti, danze, nonché rituali che porterebbero ad una guarigione:tutto ciò spiegherebbe l'esistenza di una compenetrazione tra psiche e soma ancor'oggi in gran parte sconosciuta .

2 commenti:

  1. Molto interessanti risultano a tal proposito gli studi demartiniani sul fenomeno del magismo (Il mondo magico,1948) e sul fenomeno del tarantismo (La terra del rimorso, 1961) e le pratiche curative messe in atto dalle comunità. Complimenti per l'articolo

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  2. il semiologo professor Paolo Fabbri dell'Università di Bologna dedicò almeno un paio di corsi negli anni 2000 circa al concetto di efficacia simbolica con tanto di riferimenti proprio all'effetto placebo e agli studi di De Martino. E' un peccato che certi approcci di studio e ricerca in Italia
    siano ignari ai più...

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